“Perché i festival culturali siano davvero eventi, occorre domandarsi cosa lasciare nelle persone e nei territori in cui avvengono. Qualcosa che non sia la conferma di ciò che la persona pensava già, ma la collisione tra posizioni distanti”. Queste sono le parole della nota opinionista Maura Gancitano (La Repubblica di venerdi 22 settembre), e così è da 22 anni per I Dialoghi di Trani.
Tema dell’edizione appena conclusa è stato “La Cura”, come impegno comune e solidale, come attenzione che si traduce in un fare, dispiegato nelle sue declinazioni che investono la sfera personale e quella sociale e pubblica.
Dopo l’ anteprima di giugno a Malta il nostro viaggio è proseguito sui Monti Dauni ad Orsara di Puglia, nuovo partner dei Dialoghi, per approdare a Trani dal 15 al 25 settembre. Il festival, sempre più accessibile ed inclusivo, ha coperto tutto il percorso scolastico con i Dialokids, gli incontri con la Storia, gli eventi Treccani, ha conservato tutti i format degli anni precedenti e ne ha introdotto un nuovo confrontandosi con “La fabbrica del mondo” su temi dell’agenda 2030.
Un grazie a quanti lo hanno reso possibile: il Comune di Trani, Palazzo San Giorgio, la Biblioteca comunale Giovanni Bovio, l’IIC de La Valletta, il comune di Orsara di Puglia, il DUC, la Chiesa Valdese, Tenuta Donna Lavinia, Supermercati Dok, Eni, Fondazione Megamark, UniCredit, CCIA, Pastificio Granoro, Fondazione Vincenzo Casillo, Unipol SAI, Geoplan, la Scuola Holden, la libreria Miranfù, l’ordine degli architetti BAT, il circolo del cinema “Dino Risi”, Dimore Marinare, Centro di Servizio al Volontariato San Nicola – ODV, le associazioni che hanno animato i Dialoghi Off (TraniNostra, Fidapa Trani, società Dante Alighieri Trani, Auser Trani, cooperativa sociale WorkAut, Ucsi Puglia, Libera presidio di Trani, ANPI BAT, Never Give Up, Legambiente Trani, Arges Onlus, Amnesty International), l’associazione culturale ETRA, Alberto Corallo, Divani Living, Mastrototaro Conserve, le librerie del festival, Luna di sabbia e Mondadori, la Locanda del giullare con il suo food truck, la Lega navale, i media partner ( Repubblica Bari, Rai Cultura, Radio 3, Avvenire, bon culture, radio radicale, radio Selene), l’Accademia di Romania a Roma, l’ambasciata della Repubblica di Romania, l’ambasciata della Repubblica di Moldova, gli alberghi e i ristoranti.
Grazie al direttivo dell’associazione di promozione sociale La Maria del porto e ai suoi soci e alle sue socie, all’ufficio stampa, alla segreteria, al service, al consulente marketing, a tutti i volontari e a chi li ha coordinati, a studenti e docenti del PCTO dell’IIS De Nittis di Barletta e del liceo De Santis Trani.
Un grazie speciale al numeroso pubblico e alle scuole che hanno affollato il festival
Appuntamento al prossimo anno dal 19 al 22 settembre con “Accogliere”